Ascoli Piceno (AP)
Ascoli Piceno, arte e gusto nel «salotto d’Italia»
Risorta dopo il terremoto, la città marchigiana ha un Carnevale satirico unico nel suo genere.
Fra i primissimi comuni ad aderire alla Fondazione Città Identitarie, Ascoli Piceno, nelle Marche, è l’emblema della provincia italiana, quella parte del nostro Paese che da sempre difende con tenacia il legame con le proprie tradizioni e la propria cultura. Il ricchissimo centro storico della «città delle Cento Torri», caratterizzato dalla dominanza del travertino, sembra poggiarsi e distendersi nella zona di confluenza tra il fiume Tronto ed il torrente Castellano, a meno di 30 km dal mar Adriatico, cullato ai piedi dei dolci monti dell’Appennino. Le origini di Ascoli hanno radici misteriose e antichissime. Secondo la leggenda italica, riportata nella letteratura classica da Strabone, Plinio e Festo, essa infatti sarebbe stata fondata da un gruppo di Sabini giunti nel territorio durante una delle loro tipiche migrazioni sotto la guida di un picchio, uccello sacro a Marte oggi riportato anche nello stemma regionale. Il «salotto d’Italia», piazza del Popolo, è di certo una delle immagini più rappresentative dell’ascolanità.